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Come diventare barista: i corsi da frequentare e i consigli per intraprendere questa professione - Filicori Zecchini Italia

Come diventare barista: i corsi da frequentare e i consigli per intraprendere questa professione

Lavorare in un bar richiede molte competenze ed esperienza: non ci si improvvisa baristi, come abbiamo ricordato più volte in altri articoli dedicati al mondo dietro al bancone.

Per estrarre un espresso a regola d’arte, un cappuccino, o qualunque altra preparazione, bisogna fare pratica, conoscere la strumentazione e avere delle basi teoriche.

Oggi, insieme, vedremo come diventare baristi e quali sono i percorsi per apprendere le basi di questo lavoro, individuando anche le differenze tra le varie figure professionali che possiamo trovare in un bar.

Barista, barman e bartender: quali sono le differenze?

Sebbene in tanti facciano confusione, le competenze professionali di barista, barman e bartender non sono le stesse.

Il primo, infatti, si occupa di preparare e servire prodotti di caffetteria e tutte le preparazioni tipiche di un locale aperto durante le ore diurne.

Oggi, spesso, si tende a utilizzare come suo analogo il termine barman, che però indica chi prepara cocktail e bevande (alcoliche e non), servite dall’orario dell’aperitivo in poi.

Il bartender, infine, indica una figura che si occupa del locale, che “tiene” il bar.

Può essere sia uno specialista dei cocktail che della caffetteria e, se è in grado di compiere acrobazie con bicchieri, shaker e altri oggetti, è detto flair bartender.

Ognuna di queste figure può lavorare in diversi locali: dal classico bar caffetteria fino ai luoghi destinati all’intrattenimento, come il cinema, che abbiano un angolo dedicato.

Come diventare barista: quale percorso professionale scegliere?

La professione del barista richiede grande passione e anche delle buone capacità comunicative.

Come sappiamo, infatti, chi sta dietro al bancone non solo prepara e serve caffè, ma deve anche riuscire a instaurare un buon rapporto con i propri clienti, con una conversazione che intrattenga l’avventore senza però risultare invadente.

Sorseggiare una tazza di cappuccino, un tè o un’altra bevanda rappresentano un modo di prendersi una pausa e di intrattenere relazioni, non soltanto con le persone di cui siamo in compagnia ma anche con chi lavora nei locali che frequentiamo.

Oltre a notevoli capacità sociali questo lavoro ha bisogno di solide basi teoriche e pratiche: per questo esistono numerosi corsi per diventare barista o barman.

In molti fanno questa scelta dopo aver preso il diploma in una scuola alberghiera, che offre percorsi specializzati per operatori di sala e bar.

Tuttavia, l’aver frequentato l’alberghiero non rappresenta un requisito imprescindibile per l’avvio della professione.

Esistono corsi specialistici organizzati a livello regionale e provinciale, in genere della durata di sei o dodici mesi, per varie fasce di età e destinati sia a persone già occupate che a giovani e disoccupati.

Ci si può rivolgere anche alle associazioni e alle federazioni del settore, come la Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi).

Ci sono poi i corsi di formazione di vari livelli, come quelli promossi dal Laboratorio dell’Espresso di Filicori Zecchini, destinati ai professionisti del settore e che spaziano dalla caffetteria creativa alla Latte art, dai metodi di estrazione alternativi al corso per diventare assaggiatori esperti.

Chi desidera fare il barman, invece, avrà due punti di riferimento nell’Associazione Italiana Barmen e Sostenitori (Aibes) e nella Federazione Italiana Barman (Fib).

Per chi è interessato alle tecniche acrobatiche, infine, un nome da conoscere è la Flair Academy di Milano, scuola accreditata da Regione Lombardia che rilascia attestati validi a livello europeo.

Esperienze in Italia e all’estero come barista

La passione e le competenze acquisiti tramite un corso di formazione si completano attraverso l’esperienza di lavoro in un bar: quando si intraprende un percorso per diventare barista, infatti, è fondamentale affiancare allo studio la pratica sul campo.

Molti corsi offrono anche l’opportunità di svolgere un periodo di stage, sia in Italia che all’estero, ma si tratta di periodi limitati nel tempo, che da soli non bastano a completare la preparazione professionale.

Come diventare barista: i requisiti necessari

Come abbiamo già ricordato, per diventare barista non è necessario avere un diploma conseguito in un istituto alberghiero, poiché si può comunque ottenere una qualifica frequentando un corso specialistico e riconosciuto.

Per lavorare al bancone del bar è inoltre necessario superare l’esame di idoneità per l’attività di somministrazione di alimenti e bevande (in base a quanto previsto dalla legge del 25 agosto 1991, n. 287): per essere ammessi, occorre un diploma di scuola superiore o di laurea, o un’esperienza di almeno due anni in un bar o in un ristorante.

Conoscevate i requisiti necessari e i percorsi per diventare barista?

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