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Il tè delle 5: i segreti di un perfetto afternoon tea

Il tè delle 5: i segreti di un perfetto afternoon tea

La tradizione dell’afternoon tea è ancora oggi molto sentita Oltremanica.
Gli Inglesi, infatti, nel corso dei secoli si sono talmente affezionati a questa bevanda da renderla parte integrante della loro quotidianità e protagonista di un rituale sociale che affonda le radici nell’Ottocento.
Sia a Londra che in altre città inglesi si possono trovare molti luoghi in cui assaporare la vera essenza del 5 o’clock tea, tra preparazioni dolci e salate tipiche di questo momento della giornata.
Quali sono i segreti per preparare un perfetto tè all’inglese e come è nata questa usanza?
Scopriamolo insieme.

Tè all’inglese: la storia del “5 o’clock tea”

Nel corso della storia, gli orari dei pasti non sono sempre stati gli stessi.
Ad esempio, nella prima metà dell’Ottocento, in Inghilterra, i due pasti più importanti della giornata erano la colazione e la cena, che veniva servita intorno alle 8 di sera; la tradizione del tè del pomeriggio va quindi inquadrata in questo contesto.
Si narra, infatti, che la settima Duchessa di Bedford, Anna, nel 1840 diede vita a quello che sarebbe diventato l’afternoon tea quando, stanca dei languori avvertiti durante le ore pomeridiane, chiese ai suoi camerieri di prepararle un tè e di accompagnarlo a qualche dolcetto.
L’idea le piacque così tanto che, in breve, il rituale del tè delle 5 fu esteso anche ai suoi invitati.

 

Il tè all’inglese rimase inizialmente un evento privato, al quale le donne dell’alta società invitavano amici e conoscenti; quando anche la Regina Vittoria cominciò a organizzare degli afternoon tea, questi divennero occasioni d’incontro formali, con il nome di tea reception.

Questi appuntamenti avevano luogo tra le 4 e le 7 di pomeriggio e potevano contare anche 200 invitati.

Il rituale, diffuso tra i ceti più abbienti, si trasformò nel 1900 in un vero e proprio evento mondano, che richiedeva lunghi preparativi e un’accurata scelta dell’abito da indossare.

In seguito, l’abitudine si estese anche tra le altre classi sociali, con la nascita di locali appositamente adibiti al tè del pomeriggio.

La tradizione inglese dell’afternoon tea

La tradizione avviata dalla Duchessa Anna e portata avanti durante tutto l’Ottocento prevedeva una selezione leggera di cibi, come fette di pane imburrate, panini salati e tramezzini ai cetriolini, muffin e scone.
Nel tempo, si sono aggiunte sempre più preparazioni dolci, come la Victoria Sponge, una torta soffice a due strati farcita con marmellata di fragole e crema al burro, che si dice fosse la preferita della Regina.

Cream Tea e High Tea: dallo spuntino dolce alla cena

Il tè del pomeriggio poteva essere anche a base di focaccine, marmellata e panna montata: in questo caso si parla di cream tea.
Ma l’afternoon tea poteva assumere anche una connotazione diversa e arrivare, in pratica, a essere un vero e proprio pasto.
Se le classi sociali più abbienti vivevano questo momento come un’occasione di incontro e svago, che precedeva la corposa cena da consumare rigorosamente il più tardi possibile (l’orario era infatti una questione di prestigio), le altre classi sociali non godevano delle stesse possibilità.
Soprattutto nelle regioni rurali e industriali, nel Nord del Paese e in Scozia, la tradizione del tè si declinò nello high tea, un vero e proprio pasto che prevedeva, oltre al tè, un piatto caldo con uova e, a volte, carne o pesce, pane, burro, verdure e dolci a base di frutta.

La tradizione del latte nel tè

Il tè è una vera istituzione per gli Inglesi e uno dei punti fermi è che va bevuto con il latte: se avete intenzione di servire un afternoon tea, dimenticate la fettina di limone, così comune e apprezzata qui in Italia.
Al di là dei gusti personali, è interessante sapere che l’aggiunta del latte aveva, in origine, un’implicazione a livello pratico: versando il tè direttamente nella tazza, infatti, si correva il rischio di macchiare la porcellana o addirittura di incrinare e spaccare quella di qualità più scadente.
Per questo motivo veniva versato prima il latte freddo, un’usanza che è arrivata fino a oggi.

Cosa non può mancare per il tè all’inglese?

Per molti inglesi, ormai, il tè del pomeriggio prevede una tazza della bevanda e soltanto un paio di biscotti in accompagnamento, ma la tradizione resta salda e l’afternoon tea è una formula usuale per i compleanni o per i baby shower party, ovvero le feste organizzate prima della nascita di un bimbo.

 

Se volete sorprendere i vostri amici con un perfetto tè all’inglese anche a svariate centinaia di chilometri da Londra, ecco alcuni consigli su cosa non deve assolutamente mancare:

    • una selezione di tramezzini con cetriolini, salmone affumicato e formaggio cremoso, prosciutto e mostarda;
    • gli scone, tradizionali prodotti da forno inglesi, che si tagliano a metà e si farciscono con ingredienti dolci e salati;
    • torte fatte in casa, come la Victoria Sponge Cake a cui abbiamo già accennato, la custard cake, che è simile a una crostata di pasta frolla con crema e frutta, o la Torta Battenberg, a base di farina di mandorle e ricoperta da uno strato di marzapane.

Quale tè scegliere

 

Ora che sapete quali prelibatezze offrire agli ospiti del vostro tè all’inglese, non vi resta che scegliere la bevanda da servire.

Le qualità più utilizzate sono l’Earl Grey e l’English Breakfast, ma anche il Darjeeling è da tenere in considerazione.

Infine, ricordate che, per rispettare la tradizione, dovrete utilizzare del tè in foglie, e non in bustine, lasciarlo in infusione in una teiera di porcellana e servirlo nelle tazze dello stesso materiale.

Dopo un articolo così goloso, tra biscotti, torte e tramezzini, non vi è venuta voglia di fare una pausa e concedervi un tè delle cinque?

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