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Caffettiera Chemex: storia di un metodo di estrazione “opera d’arte”

Caffettiera Chemex: storia di un metodo di estrazione “opera d’arte”

C’è chi, lontano dalla logica dell’espresso, non pone limiti al tempo da dedicare alla preparazione del proprio caffè con metodi di estrazione particolari, come il sistema Chemex o quello Cold Brew a cui abbiamo già dedicato un approfondimento.

In questo articolo vi parleremo della caffettiera Chemex, delle sue caratteristiche e della sua forma, così particolare da farla considerare una vera e propria “opera d’arte” per gli estimatori del caffè e non soltanto.

Caffettiera Chemex: la storia in una forma

Fatta interamente in vetro, materiale non poroso che non assorbe odori e sapori estrazione dopo estrazione, la caffettiera Chemex presenta un’impugnatura realizzata con anelli in legno legati da un cinturino in cuoio, perfetta per evitare ustioni.

La forma inferiore ad ampolla permette al caffè estratto di ossigenarsi come in un decanter.

Ma questo metodo di estrazione ha una particolarità in più: la caffettiera Chemex, infatti, nel 1958 è stata considerata dai designer dell’Illinois Institute of Technology “uno dei migliori prodotti progettati nei tempi moderni” ed è stata inserita nella collezione permanente del MoMa, il Museo di Arte Contemporanea di New York.

L’inventore newyorkese

Questo metodo di estrazione sembra proprio avere una forte connessione con la città di New York se consideriamo che il suo inventore, il chimico tedesco Peter Schlumbohm, brevettò la caffettiera Chemex proprio nella Grande Mela nel 1941.

Ancora oggi il Chemex è molto apprezzato negli Stati Uniti oltre ad essere sempre più amato in Italia.

Come si utilizza il Chemex?

Il metodo Chemex rientra in quelli che vengono chiamati “pour-over”, in quanto consiste in una estrazione manuale che avviene versando l’acqua sul macinato attraverso un filtro di carta.

Anche se, per bere il vostro caffè basteranno 4 minuti, l’operazione richiede esperienza e manualità, per bilanciare l’infusione iniziale e l’estrazione finale.

I parametri

I parametri a cui dovrete fare riferimento sono:

  • Ratio: 52 g di polvere di caffè / 700 ml di acqua
  • Granulometria macinato: 600-800 micron
  • Temperatura acqua: 92° – 96° C
  • Tempo di estrazione: 4 minuti 0,30 di preifusione e 3,30 minuti di percolazione

La preparazione

  1. Il primo passaggio è quello di posizionare l’apposito filtro di carta monouso nello spazio dedicato, poi sarà necessario bagnarlo con acqua ben calda per eliminare il sapore di cellulosa e scaldare il recipiente di servizio (il Chemex).
  2. A questo punto potete rimuovere l’acqua di servizio, aggiungere il caffè macinato nel filtro e, dopo averlo livellato, iniziare a versare l’acqua precedentemente scaldata nel bollitore.
  3. Inizia la fase chiamata Bloom (preinfusione) che consiste nel bagnare tutto il letto del caffè con una quantità di acqua calda pari al doppio del peso del caffè utilizzato per un massimo di 30 secondi.
  4. Trascorso questo lasso di tempo, versate il resto dell’acqua necessaria (600 g) per 3,30 minuti con movimenti circolari e continui.
  5. Dopo 4 minuti, terminata l’estrazione, potrete rimuovere il filtro di carta e servire il caffè.

E ora non vi resta che assaggiare il caffè ottenuto con il Chemex e raccontarci le vostre impressioni.

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