Se andate dalle parti di Livorno e vi fermate in un bar, lasciatevi tentare da un bicchiere fumante di ponce alla livornese.
Molto più che un caffè corretto, questa bevanda ha origini lontane ed è tutt’oggi l’orgoglio della città.
Dopo avervi svelato un paio di curiosità relative alle sue origini, nell’articolo di oggi vi illustriamo la ricetta tradizionale e vi raccontiamo quali sono gli strumenti e gli ingredienti indispensabili per ottenere una bevanda perfetta.
Non mancheranno, infine, i suggerimenti per cimentarsi anche a casa con la preparazione.
Ecco tutto quello che c’è da sapere sul ponce alla livornese.
Storia e curiosità sul ponce alla livornese
Hai freddo? Bevi un ponce.
Sei raffreddato? Bevi un ponce.
Sei depresso? Bevi un ponce.
Sei felice? Bevi un ponce.
Sin dalle sue origini, il ponce è tradizionalmente considerato dai Livornesi (e non solo) un rimedio per molti malanni: basta berne un po’ e… via ogni acciacco.
Che sia vero o meno, quel che è certo è che il nome di questa bevanda viene da “punch”, pugno, e che la bevanda inglese originale prevedeva 5 ingredienti: tè, zucchero, acquavite, limone e cannella.
Per capire come da questo si sia arrivati alla versione toscana, che prevede l’uso del caffè al posto del tè e del liquore invece dell’acqua, bisogna andare indietro nel tempo fino ai primi anni del XVIII secolo.
Pare che un vascello proveniente dalle Americhe trasportasse un carico di rum e caffè destinato a Livorno.
Durante una mareggiata si verificò la rottura accidentale di alcuni barili di rum, che si riversarono su alcuni sacchi pieni di chicchi di caffè.
Fu pertanto necessario vendere quest’ultimo a un prezzo ribassato.
Il caffè al sapore di rum ebbe un successo immediato, tanto che si cercò di replicarlo e di venderlo in molti locali.
Un breve inciso a proposito della leggenda “della vela”, ossia la scorzetta di limone che non può mancare nella ricetta del ponce alla livornese.
L’ipotesi più probabile è che l’oste di turno fosse solito strofinare una fetta di limone tagliata a metà sul bordo del bicchiere per pulirlo, lasciando così un aroma caratteristico che si mescolava a quelli del caffè e del rum.
La fetta veniva poi tuffata nella bevanda, creando, appunto, quella che oggi conosciamo come “la vela”.
Il ponce alla livornese: la versione classica e le varianti
Dopo i cenni storici sulla nascita del ponce alla livornese, vediamo quali sono le varianti che è possibile trovare nei bar della città toscana.
Il ponce classico
Si realizza con il Rumme o Rum fantasia, una variante del rum ottenuta da una miscela di alcol, zucchero e caramello aromatizzato al rum.
Il ponce “mezzo e mezzo”
Alla tradizionale ricetta a base di rum viene aggiunta la stessa quantità di liquore all’anice, detto sassolino, dando vita, appunto, al ponce mezzo e mezzo.
Il ponce “cognacche”
Terza variante del ponce alla livornese, a base appunto di cognac.
Se ne aggiunge un goccio per dare un sapore più deciso al rum.
Il ponce torpedine
Questa è la versione “rinforzata” del ponce, che si prepara aggiungendo alla polvere di caffè una punta di peperoncino.
La ricetta del ponce alla livornese: strumenti e ingredienti
Ecco ciò che vi occorre per realizzare un ponce alla livornese a regola d’arte.
Macchina per l’espresso: un passaggio fondamentale nella preparazione del ponce è quello di far riscaldare per bene l’alcol e lo zucchero, utilizzando il vapore della macchina per l’espresso.
Caffè: per fare in modo che il ponce sia perfetto, preparate un caffè ristretto e inclinate leggermente il bicchiere sotto il beccuccio della macchina per l’espresso, mentre scende. In questo modo, la schiuma resterà ben salda in superficie.
Gottino: niente tazzine, il ponce alla livornese si beve nel gottino, il tipico bicchiere in vetro.
È caratterizzato da una forma di base esagonale, le cui scanalature segnano il livello massimo in cui versare il rum.
Ha un fondo spesso che consente di tenerlo tra le dita anche se la bevanda è bollente.
Vela: come abbiamo visto, è così che i Livornesi chiamano la scorzetta di limone che accompagna il ponce e che si sistema sul fondo del gottino.
La ricetta del ponce alla livornese: la versione tradizionale da bar
Secondo la ricetta tradizionale del ponce alla livornese, il caffè espresso ristretto deve essere versato nel gottino inclinato.
In questo modo, la schiuma rimane ben salda in superficie.
Scopriamo insieme il procedimento completo della preparazione.
Ingredienti per una persona
● 1 tazzina di caffè Filicori Zecchini
● 3 cl di rum fantasia
● 1 cucchiaino di zucchero
● una scorzetta di mezzo limone
Procedimento
1. Per prima cosa, mettete un cucchiaino di zucchero nel bicchierino di vetro e subito dopo versate il rum.
2. Con il vapore della macchina per l’espresso portate a ebollizione la mistura: quando inizierà a fare le bollicine in superficie, spostate e posate il bicchiere, aspettando che lo zucchero si sciolga con il calore del vapore.
3. Preparate il caffè molto ristretto.
Posizionate il bicchiere, tenendolo inclinato, sotto il beccuccio della macchina espresso, fino a che la schiuma raggiunga il bordo; quindi fate roteare un po’ il bicchierino.
Terminato il caffè, posate e vi troverete con la schiuma ben salda in superficie. Aggiungete infine una scorzetta di limone e bevetelo caldo.
Il ponce “mezzo e mezzo”: la versione casalinga
Ben consapevoli che non tutti in casa possiedono una macchina da espresso, vi suggeriamo un procedimento casalingo per realizzare la ricetta del ponce alla livornese con la moka.
Ingredienti per due persone
● 2 tazzine di caffè Filicori Zecchini
● 3 cl di rum fantasia
● 3 cl di sassolino
● 2 cucchiaino di zucchero
● una scorzetta di mezzo limone
Procedimento
1. Preparate il caffè con la moka.
A parte, in un pentolino, miscelate rum, sassolino e zucchero.
Scaldate e, non appena intravedete le bollicine, spegnete.
2. Tagliate una scorzetta di limone e adagiatela sul fondo del gottino, o di un bicchierino di vetro.
3. Versate la mistura nei bicchierini, quindi unite il caffè. Bevete caldo.
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