Gli Italiani preferiscono ancora il caffè fatto con la moka, che continua ad essere il più consumato tra le mura domestiche.
Secondo i dati del Coffee Monitor Nomisma 2018, infatti, il 53% degli Italiani predilige il caffè in polvere.
Le vendite di capsule (e cialde), però, sono in crescita anche nel nostro Paese – con un +20% sui volumi di vendita secondo i dati Iri 2017) – complice la discesa dei prezzi delle macchine per espresso, disponibili in ogni formato, compatte e multi-funzione.
Sebbene la moka stia perdendo terreno, come sembra attestare anche la recente notizia della crisi attraversata dallo storico marchio Bialetti, questo oggetto di culto continua ad essere la scelta di molti, per un rito quotidiano che si ripete un mattino dopo l’altro e scandisce i pranzi in famiglia. Una scelta di stile?
Non solo. Vediamo allora quali sono le sue caratteristiche e come si fa il caffè con la moka, a regola d’arte.
Moka: la più famosa macchina per il caffè
La caffettiera moka deve il suo nome all’omonima cittadina dello Yemen, famosa per l’ottima qualità di caffè.
Di solito è realizzata in alluminio, ha la forma che ricorda una clessidra ed è composta da tre parti: un bollitore, nel quale va messa l’acqua, un filtro a forma di imbuto e un raccoglitore.
Come ricorda The Telegraph in un recente articolo, la sua invenzione risale al 1933, quando Alfonso Bialetti brevettò la sua caffettiera con il bollitore di forma ottagonale che tutti noi conosciamo e identifichiamo con il nome di “moka”.
Da quel lontano giorno, ne sono state prodotte ben 105 milioni, migliorando la qualità della macchina e lavorando sul design; non è certamente un caso se al London Museum of Science e al MOMA di New York la moka figura tra gli oggetti simbolo del Made in Italy.
La macinatura perfetta per la moka
Il caffè per la moka deve essere macinato meno finemente di quello per l’espresso, anche per non passare attraverso i buchi del filtro della caffettiera, e non va mai pressato.
Se nella tazzina di caffè resta molta posa, vuol dire che la polvere è troppo fine o che il filtro non è stato pulito con attenzione.
Ricordate, inoltre, che è fondamentale conservare il caffè nel modo giusto, per preservarne l’aroma.
Come fare il caffè con la moka
- Per prima cosa, riempite la base con acqua calda (o temperatura ambiente) fino al livello della valvola di sfiato. È consigliabile usare dell’acqua poco calcarea.
- Inserite il filtro.
- Riempite il filtro di caffè, senza pressare la polvere.
- Avvitate le due parti della moka, ben strette.
- Mettete la moka sul fornello a fuoco basso e toglietela quando il caffè sale, per evitare di bruciarlo e di rovinare la caffettiera.
- Mescolate il caffè con un cucchiaino prima di versarlo nelle tazzine.
Come si riconosce un ottimo caffè fatto con la moka?
Da poche e semplici caratteristiche: per prima cosa, il suo aroma gradevole riempie letteralmente la stanza; secondo, non deve essere troppo acquoso; terzo, deve avere una leggera schiuma, di colore variabile a seconda della varietà di caffè utilizzata.
Come pulire la moka
Per mantenere in “buona salute” la vostra moka, è importante controllare lo stato della guarnizione e del filtro che si trovano nella parte inferiore del raccoglitore, oltre ad effettuare correttamente il lavaggio della caffettiera.
La guarnizione in gomma deve essere abbastanza elastica: quando diventa dura va sostituita, altrimenti non potrà più assicurare la corretta chiusura.
Anche il filtro estraibile va cambiato periodicamente.
La moka va lavata solo con acqua calda, non bisogna mai usare detersivo né metterla in lavastoviglie. Prima di riavvitarla, dovrete attendere che sia completamente asciutta.
La moka e i piani a induzione
La moka tradizionale, quella che tutti hanno in casa, non è adatta per l’utilizzo su piani a induzione, sempre più diffusi nelle cucine degli Italiani.
La caffettiera, infatti, è realizzata generalmente in alluminio, un materiale che su questi piani non raggiunge temperature abbastanza alte da far bollire l’acqua nel bollitore.
In questo caso dovrete acquistare una moka in acciaio (ci sono modelli realizzati appositamente per i piani a induzione), oppure utilizzare un “adattatore”, un disco metallico da porre sul piano e sul quale appoggiare la caffettiera durante l’uso.
Vi è venuta voglia di una bella tazzina di caffè, vero?
Non vi resta che preparare la moka e accendere il fornello!