Spesso noi italiani facciamo impazzire i baristi con le richieste più svariate. Ma dopo la grande diatriba tra i fautori del caffè “normale” e chi non può rinunciare al decaffeinato, ne esiste subito un’altra.
È quella che divide le persone che amano il caffè in tazzina e quelle che, invece, bevono soltanto il caffè al vetro.
In questo articolo parleremo delle differenze tra questi due modi di gustare una delle eccellenze del nostro paese.
La storia del caffè al vetro
Ogni caffè, dai classici come l’espresso o il cappuccino, a quelli più particolari come il caffè marocchino, hanno una storia.
Così anche il caffè al vetro non fa eccezione.
Anche se ormai da qualche anno si sta diffondendo in tutta la Penisola, la sua origine sembra affondare le proprie radici proprio nella Capitale.
A Roma Sud, infatti, è popolare ormai da molto tempo l’abitudine di ordinare al bar il caffè in vetro.
Che sia una moda o già una tradizione qui vi racconteremo tutto quello che c’è da sapere sul caffè al vetro.
Caffè al vetro: il perché di una scelta
Ormai sentiamo (e diciamo) sempre più spesso al bar “un espresso al vetro, grazie”.
Ma quali sono le ragioni che ci spingono a preferirlo al classico caffè in tazzina?
Il vetro e l’eleganza del caffè
Se amate il caffè in tutte le sue sfumature allora dovete proprio scegliere il caffè al vetro, perché anche l’occhio vuole la sua parte, e il caffè non fa eccezioni.
La trasparenza di questo tipo di bicchierini in vetro esalta molto meglio delle tazzine in porcellana l’eleganza del color nocciola dell’espresso italiano.
Così da poterne ammirare tutte le sfumature con gli occhi, prima che con le papille gustative!
Ma questa scelta presenta anche un lato negativo: il vetro, infatti, ha una minore capacità di isolamento termico, e quindi non riesce a mantenere caldo il caffè per molto tempo.
Le caratteristiche del bicchiere di vetro
Secondo gli amanti del caffè al vetro, la forma affusolata del bicchiere permette la formazione di una cremina più alta e compatta, in grado di preservare al meglio tutte le proprietà organolettiche dell’espresso italiano.
Il sottile bordo di vetro dell’apposito bicchierino stretto e alto offrirebbe poi una sensazione piacevole e delicata al contatto con le labbra.
Perché preferire il caffè in tazzina
La tazzina è un oggetto che siamo ormai abituati a vedere tutti i giorni.
Ma quasi nessuno conosce i suoi segreti: dal materiale, alla sua forma fino alla temperatura con la quale viene riscaldata.
La tazzina in porcellana
La tazzina è realizzata in porcellana, ma sapete perché?
Questo materiale mostra una reazione uniforme alle variazioni di temperatura, è resistente e resta neutrale alle soluzioni alcaline e acidule e la sua attitudine all’isolamento termico permette al caffè di raffreddarsi lentamente.
La forma della tazzina
Ogni tipo di caffè ha la sua tazzina.
Per l’espresso dovrebbe essere più spessa per mantenere la temperatura del caffè il più a lungo possibile, inoltre l’apertura dovrebbe essere ridotta, in modo da diminuire la tensione superficiale mantenendo la crema più a lungo.
Il fondo della tazzina invece dovrebbe essere omogeneo e arrotondato, in modo da stabilizzare la crema.
Per il cappuccino serve una tazza particolarmente spessa che riesca a trattenere il calore; inoltre, per sollevare meglio l’espresso mentre si versa la schiuma di latte, si consiglia una forma leggermente più ampia sulla parte superiore della tazza.
In questo modo si facilitano anche le creazioni di Latte Art, ormai diffusissime.
E voi preferite la tazzina o il caffè in vetro?
Non vi resta che provare e scoprire qual è il caffè che fa per voi.