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Tiramisù, la ricetta originale e la storica contesa sulle origini - Filicori Zecchini Italia

Tiramisù, la ricetta originale e la storica contesa sulle origini

Ci sono battaglie che si combattono sui campi più disparati, tanto che alcune arrivano fino in cucina e mettono, gli uni contro gli altri, vicini di casa che, normalmente, convivono pacificamente.

È il caso della disputa a proposito dell’origine del Tiramisù, contesa storicamente tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, e combattuta a suon di ricette e decreti.

Tra testimonianze e saggi, infatti, la questione è giunta fino ai banchi del Senato per stabilire dove sia nato il tiramisù e la sua ricetta originale.

Andiamo, dunque, a scoprire la storia di questo dolce e ben due ricette per prepararlo direttamente a casa.

Origini del Tiramisù, tra Friuli e Veneto

A lungo si è ritenuto che il dolce fresco a base di mascarpone, biscotto e caffè fosse stato inventato alla fine degli anni Sessanta del Novecento; tuttavia lo studio di due gastronomi, Clara e Gigi Padovana, ha consentito di retrodatare l’invenzione del Tiramisù e spostarne l’origine qualche centinaio di chilometri più ad est.

Nel volume dal titolo “Tiramisù” curato dai due esperti, presentato durante il Salone internazionale del libro del 2016, si spiega come le prime tracce di una ricetta originale del Tiramisù sia antecedente, tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta.

Esistono alcune testimonianze secondo cui, negli anni Cinquanta, questo dolce fosse preparato in due località friulane, a Pieris di San Canzian e Tolmezzo.

Una rivelazione che ha provocato la reazione del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che si è attivato in difesa delle origini trevigiane.

La tradizione veneta del “Tirame su”

Fino ad allora, infatti, si attribuiva la ricetta originale ad Ada Campeol che, con l’aiuto del cuoco Paolo Lolì Linguanotto, preparò per prima questo dolce al ristorante “Le Beccherie” di Treviso.

La bontà di questa specie di zuppa inglese al caffè valse subito al dolce grande fama e diffusione prima nel Nord Est e poi in tutta Italia.

Nel 1983 la ricetta fu inserita dall’enogastronomo Giuseppe Maffioli nel suo volume “La cucina trevigiana”, mentre nel 2010 una delegazione dell’Accademia Italiana della Cucina depositò un Atto Notarile contenente denominazione, storia e ricetta originale del Tiramisù.

Treviso ha sposato appieno la popolarità di questo dolce, tant’è che nel gennaio 2018 è stato lanciato un progetto che mira a costruire un vero e proprio museo dedicato al Tiramisù.

L’intento è quello di raccogliere testimonianze, aneddoti e le ricette trasmesse oralmente per poter dar vita ad uno spazio che racconti il dessert e il suo rapporto sul territorio.

Tiramisù, la ricetta originale “della nonna” friulana

Sebbene il rapporto tra il territorio trevigiano e il Tiramisù sia molto stretto, le ricerche confermano che il dolce è stato preparato per la prima volta in Friuli Venezia Giulia.

La polemica che è seguita alla pubblicazione dello studio dei due gastronomi Padovani ha portato alla luce due testimonianze cruciali per ricostruire l’origine effettiva della ricetta.

La prima storia è quella di Giuseppina, raccontata dalla nipote Patrizia Delponte.

La nonna lavorava nel ristorante “Vetturino” a Pieris di San Canzian, in provincia di Gorizia.

La signora Giuseppina lavorò lì per 25 anni, dal 1930 fino alla guerra, come addetta alla preparazione di un semifreddo chiamato “tireme su” inventato dal cuoco Mario Cosolo. Delponte racconta anche che a Cosolo l’idea di creare un dolce che alternasse crema, biscotti e caffè venne mentre era a bordo della nave sabauda Vittorio Emanuele III. Dettaglio non di poco conto è che questo “tireme su” veniva preparato con la panna e non con il mascarpone, e questo è uno dei punti maggiormente criticati dalla fazione veneta.

Una seconda testimonianza ci conduce, invece, a Tolmezzo in provincia di Udine, ai piedi delle Alpi, dove negli anni Cinquanta la famiglia Fabbro gestiva l’albergo Roma.

Il figlio Mario racconta che la madre, Norma Pielli, era solita preparare un dolce chiamato “Torino” seguendo una delle ricette dell’Artusi.

Tuttavia, seguendo il suo estro creativo, decise di sostituire il burro con il mascarpone, il liquore con il caffè e il cioccolato con la polvere di cacao.

Di fatto, nasceva così, secondo la testimonianza di Fabbro, il tiramisù come lo conosciamo oggi.

Veniva chiamato “Trancia al mascarpone” finché, nel 1953, non fu ribattezzato “Tiramisù” da un gruppo di turisti triestini, habitué dell’albergo.

Tiramisù è friulano, il riconoscimento formale

Le prove raccolte in questi anni hanno portato, poi, alla richiesta formale di riconoscimento dell’origine friulana del tiramisù.

Una domanda accolta positivamente dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo che, nel 2017, ha inserito il tiramisù tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) del Friuli Venezia Giulia.

La ricetta del Tiramisù

Passiamo, infine, alla ricetta per preparare il Tiramisù.

Anzi, per non farci mancare nulla ne proponiamo due: quella della signora Norma di Tolmezzo e quella de “Le Beccherie” di Treviso.

La ricetta originale friulana

Ingredienti

■ 4 uova

■ 300 g di zucchero

■ 500 g di mascarpone

■ q.b. savoiardi

■ q.b. caffè nero

■ q.b. cacao amaro in polvere

Procedimento

1. In un recipiente, unite 3 tuorli, 1 uovo intero, lo zucchero e il mascarpone, mescolando con cura in un solo senso.

2. Montate a neve gli albumi avanzati e uniteli al composto.

3. Inzuppate i biscotti nel caffè amaro e disponeteli in una pirofila.

4. Alternate uno strato di savoiardi inzuppati e uno di crema fino a ricoprire tutto con quest’ultima.

5. Lasciate riposare in frigo per almeno 12 ore e, prima di servire, spolverate con il cacao amaro.

La ricetta del Tiramisù di Treviso

Ingredienti

■ 12 tuorli d’uovo

■ 0,5 kg di zucchero

■ 1 kg di mascarpone

■ 60 savoiardi

■ q.b. caffè

■ q.b. cacao in polvere

Procedimento

1. Montate a spuma i tuorli d’uovo insieme allo zucchero.

2. Unite al composto il mascarpone fino ad ottenere una crema molto morbida.

3. Inzuppate e sgocciolate 30 savoiardi nel caffè fatto raffreddare.

4. Coprire con uno strato di crema, disponetevi sopra gli altri savoiardi e spalmare la superficie con la crema restante.

5. Cospargete il tutto con il cacao magro setacciato e lasciate riposare il tiramisù in frigo fino al momento di servirlo.

Non vi resta che provare entrambe le ricette e lasciare che sia il gusto a decretare il migliore!

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