Il nome “caffè olandese” può indicare due cose: il caffè di cicoria oppure un cocktail alcolico a base di caffè, perfetto per scaldare le fredde serate autunnali e invernali. Sono due bevande ideali per chi vuole esplorare il mondo del caffè al di fuori delle ricette più comuni.
Il caffè di cicoria
Il caffè di cicoria è proprio quello il nome suggerisce.
Della pianta si usano solo le radici essiccate e tostate.
Il risultato è una sostanza scura e amarognola che durante l’Ottocento e parte del Novecento veniva utilizzata per allungare il caffè, un bene di lusso che doveva essere consumato con parsimonia. In epoca napoleonica la cicoria veniva coltivata e distribuita in larga parte dagli olandesi: da qui il nome “l’olandese” per il surrogato e “caffè olandese” o “caffè all’olandese” per la miscela.
La cicoria ha molti benefici: aiuta a combattere il colesterolo, favorisce il metabolismo del glucosio e stimola la concentrazione.
Il cocktail
Il caffè olandese è anche un gustoso cocktail alcolico a base di acquavite, panna e, ovviamente, caffè.
La ricetta è molto semplice: devi prima di tutto preparare un buon caffè, espresso o con la moka.
In un bicchiere di vetro, versa uno o due cucchiaini di zucchero e amalgama con qualche goccia di caffè.
Versa qualche cl di ‘acquavite (puoi anche provare con il liquore all’uovo o un goccio di gin) e aggiungi il resto del caffè, ancora caldo e fumante.
Posa delicatamente un cucchiaio di panna montata sulla superficie.
Buon caffè olandese!