Dalla sua diffusione in Europa a partire dal XVII secolo, il caffè è entrato a far parte della vita quotidiana, tanto da essere spesso immortalato anche nelle opere di celebri artisti.
Dal pre-impressionismo di Edouard Manet al realismo americano di Edward Hopper, il caffè ha conquistato il suo spazio nelle arti figurative raccontando epoche, costumi e stati d’animo.
Per non parlare di chi oggi utilizza questa bevanda per dipingere, realizzando capolavori al profumo di caffè!
Dopo avervi parlato del caffè nel cinema e del caffè nella musica, oggi vi condurremo alla scoperta del caffè nell’arte attraverso i principali dipinti che lo vedono protagonista, sia come bevanda sia come luogo di incontro e di aggregazione.
Il caffè nell’arte: dalla prima apparizione nel XVII secolo ai dipinti impressionisti
Sapete qual è la più antica rappresentazione di una tazzina di caffè?
Sembrerebbe trattarsi della natura morta dipinta dall’artista spagnolo Francisco de Zurbarán nel 1633 e intitolata Piatto di cedri, cesto di arance e tazza con rosa.
Nel quadro, infatti, si può chiaramente distinguere una candida tazzina accanto al cesto di frutta centrale: secondo gli storici dell’arte, sarebbe proprio questa la prima apparizione del caffè nelle arti figurative.
Se durante il Settecento il caffè era consumato prevalentemente dalle classi sociali più elevate, nel corso dell’Ottocento la bevanda vide una maggiore diffusione, iniziando a comparire con più frequenza anche nelle opere pittoriche ispirate alla vita quotidiana del ceto borghese.
La ritroviamo, ad esempio, in Colazione nell’atelier (Manet, 1868) sotto forma di una tazzina bianca che spunta sulla tavola ancora apparecchiata, mentre la cameriera si avvicina con una caffettiera.
Ed è presente anche in La fine della colazione, realizzata nel 1879 da Pierre-Auguste Renoir, uno dei massimi esponenti dell’Impressionismo francese: il quadro esprime il clima sereno di un dopo pranzo all’aperto, con le tazzine di caffè ancora presenti sul tavolo, trasmettendo la spontaneità tipica delle fotografie contemporanee.
I caffè di notte interpretati da Vincent van Gogh
Se il dipinto Chez le père Lathuille (Manet, 1879) ci cala nell’atmosfera romantica di una coppia intenta a chiacchierare al tavolo di un ristorante mentre il cameriere osserva la scena da lontano con una caffettiera in mano, Vincent van Gogh ci trasporta all’interno dei suoi quadri carichi di fascino e di atmosfera.
In Terrazza del caffè la sera, realizzato nel 1888, il pittore ritrae un locale tutt’oggi presente in Place du Forum ad Arles, in Provenza.
È il caffè inteso come posto di ritrovo ad essere protagonista di questa celebre opera del pittore olandese: dorato e luminoso, risplende sotto un cielo limpido e stellato, mentre un cameriere passa fra i tavolini pieni di persone.
Più angosciante, invece, è la sensazione che comunica Il caffè di notte, anch’esso datato 1888: attraverso l’utilizzo dei colori complementari rosso e verde, infatti, Van Gogh ha voluto trasmettere la violenza delle passioni umane che degeneravano, in particolare nei caffè.
Da Cézanne a Guttuso: il caffè nell’arte dalla fine dell’Ottocento agli anni Settanta
Il nostro viaggio alla scoperta del caffè nell’arte prosegue con Donna con caffettiera, dipinto da Paul Cézanne probabilmente intorno al 1895.
Il quadro ha un soggetto molto semplice, ripreso dalla quotidianità: vediamo una domestica seduta durante un momento di riposo, mentre sul tavolo al suo fianco sono posizionate una caffettiera e una tazza.
La particolarità di quest’opera è la semplificazione e stilizzazione geometrica delle forme, elementi che preannunciano il cubismo e che rappresentano il cambiamento avvenuto nell’arte del pittore.
A condurci verso atmosfere più desolate è invece l’americano Edward Hopper. In Automat, opera realizzata nel 1927, una ragazza sola all’interno di un locale sorregge una tazza di caffè, mentre il suo sguardo sembra perso nel vuoto.
Un clima di solitudine e alienazione non lontano da quello percepibile ne I nottambuli, dipinto sempre da Hopper nel 1942, che mostra un locale dall’ampia vetrata al cui interno si trovano tre avventori, ognuno immerso nei propri pensieri.
Dall’America degli anni ‘40, ci catapultiamo infine al Caffè Greco di Roma: nel 1976, infatti, l’artista Renato Guttuso ha realizzato il dipinto Caffè Greco, opera che raffigura il celebre caffè letterario romano – aperto nel lontano 1760 – e leggendario punto d’incontro di artisti e personalità di spicco che lo hanno frequentato nel corso degli anni.
Coffee Art: l’arte di dipingere con il caffè che spopola su Instagram
Il caffè è protagonista anche dell’arte contemporanea e diventa vero e proprio strumento di pittura con la Coffee Art, l’arte di dipingere con il caffè.
Vi abbiamo già parlato di questa tecnica pittorica citando artisti come Karen Eland, Hong Yi, Andrew Saur e Angel Sarkela-Saur.
Un altro nome che vale la pena menzionare è Maria A. Aristidou: utilizzando pennello e caffè, l’artista inglese dà vita a illustrazioni che hanno come protagonisti personaggi famosi, soggetti dei cartoni animati, animali oppure riproduzioni di celebri fotografie.
Si possono poi menzionare le opere di Michael Breach, barista di New York che disegna sulla schiuma del cappuccino riproducendo il volto di celebrità o personaggi di film: non solo Latte Art, dunque, ma veri e propri capolavori da gustare col palato e con gli occhi, e immortalati per sempre dalle foto pubblicate sul profilo Instagram del barista ritrattista.
Che cosa ne pensate del ruolo del caffè nell’arte?
Conoscete altri dipinti in cui compare il caffè o altri artisti che lo usano per disegnare?